Home
La spesa privata per farmaci in Italia, variabilità regionali tra fattori culturali ed economici
- Scritto da L.Maurmo, C.Procacci, V.Signoretta *
La spesa sanitaria Italiana – analisi di contesto
La spesa sanitaria italiana presenta un tasso di crescita reale quasi nullo nel decennio 2010-2019 (+0,4%) e inferiore rispetto a quello registrato nel decennio 2000-2010 (2,0%). Una dimensione importante della spesa sanitaria è la sua composizione rispetto ai soggetti pagatori. Essendo un settore critico di ogni Paese sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista economico, la sanità si caratterizza sempre per una forte presenza del settore pubblico, sebbene con obiettivi ed estensione variabili.[1]
Come si legge nel rapporto della Comunità Europea, la spesa sanitaria privata (ovvero sostenuta direttamente dal privato cittadino, che paga per prestazioni sanitarie di tasca propria), nel nostro Paese ha sempre rappresentato circa ⅕ del totale della spesa sanitaria[2]. Ciò nonostante, negli ultimi dieci anni è aumentata fino a raggiungere il 23,7% del BBtotale della spesa sanitaria nel 2017, affiancando la compartecipazione alla spesa prevista per moltissime prestazioni sanitarie, le visite specialistiche, i farmaci, tramite il ticket.
La contro-governance è iniziata: nel mirino la direzione di Aifa
- Scritto da Mauro De Rosa
Sintesi
La presentazione di due emendamenti gemelli al decreto “Nato” proposti da due partiti di maggioranza, FI e FdI, che prevedono la abolizione della Direzione generale di AIFA e la concentrazione dei poteri in capo al Presidente che si dota di due Direttori, amministrativo e tecnico-scientifico e assume la rappresentanza legale della Agenzia e, contemporaneamente accorpa CTS e CPR in una sola Commissione, CSE, con funzioni mista economica e scientifica, costituisce il primo degli elementi della contro-governance farmaceutica pubblica che si sta producendo nel nostro Paese. I pareri espressi sui media da autorevoli esperti sembrano per lo più critici. L’aula del Senato lo ha approvato e ora passa al vaglio della Camera. Vedremo se in seconda lettura il Parlamento saprà cogliere questi suggerimenti.
Antibiotico-resistenza: quali strategie per la prossima emergenza?
- Scritto da Gianemilio Giuliani
Introduzione
Nel precedente articolo sulla impronta ecologica delle terapie farmacologiche, avevamo dedicato un paragrafo al caso particolare della presenza di antibiotici nelle acque reflue e di superfice. Si tratta di un riscontro particolarmente grave e preoccupante perchè contribuisce alla selezione di batteri resistenti agli antibiotici.
Lo sviluppo di resistenza batterica ai farmaci antimicrobici è un problema globale e rappresenta oggi una delle principali minacce emergenti per la salute umana.
Un lavoro pubblicato su The Lancet Global Health, stima un’incidenza di 131 (113-149) infezioni per 100.000 abitanti ed una mortalità attribuibile di 6,44 (5,54–7,48) decessi per 100.000 abitanti. I maggiori oneri sanitari (> 400 DALY per 100.000 abitanti) e i maggiori decessi sono in Italia (10.762).
Il punto sui canali distributivi dei farmaci in italia
- Scritto da Mauro De Rosa
Premessa
L’occasione per una riflessione sul tema delle canalizzazioni distributive dei farmaci in Italia è stata offerta dalla ufficializzazione del programma di attività dell’Agenzia Italiana del farmaco (AIFA), approvato dal suo Consiglio di Amministrazione con delibera n. 33 lo scorso 28 luglio 2022.
La Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, richiesta di parere1, ha deciso di posporre la discussione di tale punto, presumibilmente in relazione alla caduta del governo Draghi ed in attesa del prossimo sulla base delle risultanze delle recenti elezioni.
Il Piano AIFA 2022 è articolato in otto Direttrici strategiche con obiettivi, indicatori e target nell’ambito di 3 Mission.
L’impronta ecologica dei servizi sanitari e delle terapie farmacologiche
- Scritto da Gianemilio Giuliani, Francesca Bano
Sintesi
La sostenibilità ambientale, non riguarda solo i consumi energetici e l’inquinamento prodotto dall’utilizzo dei combustibili fossili, ma anche le emissione di gas ad effetto serra (la “carbon footprint”) associata ad ogni attività umana. Questo riguarda anche gli ospedali, tutti i servizi sanitari e i consumi farmaceutici. Per questi ultimi, oltre all’impronta carbonica, occorre aggiungere anche il rischio associato all’inquinamento dell'ecosistema dovuto ai farmaci e loro metaboliti riversati nell'ambiente.
La riforma dell’assistenza sanitaria territoriale tra luci, ombre e imperdonabili "dimenticanze"
- Scritto da Gianemilio Giuliani
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni. La sesta missione riguarda la salute (M6) e contiene tutti gli interventi a titolarità del Ministero della Salute suddivisi in due componenti (C). La prima (C1) prevede l’istituzione di “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, mentre la seconda (C2) è destinata alla “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario”, finanziate complessivamente con 18,5 miliardi. La missione 6 (C1)
Pagina 2 di 6