L’Osservatorio Slow Pharmacy vuole essere un punto di incontro e confronto tra professionisti del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e del mondo farmaceutico, che di volta in volta propone sintesi e analisi di evidenze scientifiche sulle innovazioni terapeutiche del mondo dei farmaci e/o dei dispositivi medici. In questo contesto, Focus On si pone l’obiettivo di andare ad analizzare più da vicino tematiche d’interesse nel panorama farmaceutico nazionale ed internazionale. Una lente di ingrandimento che focalizza l’attenzione di tutti gli stakeholders interessati su argomenti di volta in volta selezionati e che rappresentano temi emergenti ed attuali. Non è nostro intento proporre ricerche ed analisi come strumento di governance, ma piuttosto l’obiettivo è quello di fornire un utile strumento per il benessere del nostro SSN, sperando di suscitare interesse, dibattito e confronto con tutti gli attori coinvolti.
La medicina basata sull’evidenza
Riteniamo che l’informazione indipendente, purchè fornita da una ben documentata esperienza nel settore, possa rappresentare una prerogativa necessaria che può portare dei benefici sia clinici che economici per il nostro Paese. Pensiamo che la medicina basata sulle evidenze debba essere una tassello fondamentale su cui basare i nostri approfondimenti, per cui sempre maggiore attenzioni saranno date a valutazioni oggettive fornite da esperti del settore, mettendo sempre al centro il benessere del paziente.
Il primo argomento che verrà affrontato nell'ambito delle tematiche di interesse farmaceutico prioritario sarà il problema della "deprescrizione" rivolta soprattutto alla popolazione anziana in politerapia. Nella pagina affiancata è riportata una ricerca su PubMed relativa a questa tematica limitatamente alle sole revisioni sistematiche ed eventuali metanalisi su questo tema.
Si riportano nell'articolo, i risultati di 2 revisioni sistematiche della letteratura con meta-analisi, che sono rappresentative delle prove di efficacia e sicurezza di 3 anticorpi monoclonali (erenumab, galcanezumab e fremanezumab) per la prevenzione dell’emicrania episodica e per la prevenzione dell’emicrania cronica. Gli studi registrativi di eptinezumab sono stati pubblicati in seguito alle sopra menzionate analisi, per cui tali risultati saranno discussi a parte.
Le infezioni batteriche della cute rappresentano alcune tra le più frequenti infezioni batteriche trattate in ambito ospedaliero. La maggior parte di queste infezioni, e sicuramente quelle più gravi, sono causate da batteri gram-positivi; meno frequenti sono causa di tali infezioni i batteri patogeni gram-negativi. Diverse classi di antibiotici sono a disposizione dei clinici per il trattamento delle ABSSSIs, la maggior parte di questi sono somministrati per via endovenosa in ambiente ospedaliero. Di seguito vengono analizzati i risultati di 8 revisioni sistematiche con metanalisi che hanno valutato in maniera comparativa i dati di efficacia e di sicurezza degli antibiotici maggiormente utilizzati per il trattamento delle ABSS
Si definiscono farmaci “jolly”, oppure “agnostici”, perché non conoscono l’organo dove il tumore ha avuto origine. Come spesso capita nei processi autorizzativi da parte di Agenzie regolatorie centrali, la FDA americana ha anticipato i tempi rispetto all’EMA europea. Tre farmaci sono stati approvati dalla FDA, mentre 2 dall’EMA. Questo nuovo approccio “agnostico” si focalizza direttamente sull’alterazione genica che promuove la crescita del tumore e che può essere comune a più tipologie di tumore. La sfida del futuro è riuscire a scoprire i pazienti che hanno quest’alterazione genica e per far questo è necessario utilizzare test genetici in grado di identificare quest’anomalia.
Il 7 giugno 2021 l’Agenzia statunitense ha approvato aducanumab. La decisione, che l’FDA ha preso sull’autorizzazione di aducanumab, è venuta dopo e nonostante i pareri negativi di una delle due commissioni. L’approvazione condizionata – scelta insolita per l’FDA – ha fatto ulteriormente discutere, dato che negli ultimi decenni non sono arrivati efficaci farmaci contro l’AD. Infatti, aducanumab è stato approvato sulla base della sua capacità di eliminare la beta-amiloide, come emerso in entrambi gli studi, ma l’americana Biogen, che lo ha sviluppato e posto in commercio, per continuare a venderlo, dovrà terminare uno studio clinico che confermi i benefici per le capacità cognitive derivanti dalla rimozione della proteina.