Premessa
La Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici, raggruppa i dispositivi in categorie omogenee di prodotti destinati ad effettuare procedure diagnostiche o terapeutiche similari, è sata approvata con decreto fin dal 2005 ed è stata recentemente adottata anche dal Medical Device Coordination Group (MDCG) della Commissione europea che ha infatti deciso, nella riunione del 14 febbraio 2019, di utilizzarla opportunamente revisionata, anche in tutta l’Unione europea (EUDAMED), grazie alle peculiarità della struttura, la finalità, la fruibilità e la metodologia di aggiornamento. La CND consente infatti di avere una chiara conoscenza di un settore costituito da prodotti numerosi ed eterogenei e di raggrupparli in modo omogeneo, secondo criteri che consentono un
confronto tra prodotti appartenenti allo stesso segmento di classificazione, anche dal punto di vista economico. Consente, inoltre, di monitorare in maniera più efficace sia il consumo che l’uso dei dispositivi.
Dal 2009, con Decreto MinSal del 21 dicembre viene regolamentata la struttura della banca dati/Repertorio dei dispositivi medici e le modalità di iscrizione degli stessi da parte delle aziende produttrici.
Il Repertorio viene alimentato e consultato esclusivamente in modalità elettronica attraverso il sito web del Ministero della salute, dal fabbricante o da un suo delegato. Al termine della registrazione viene assegnato al dispositivo un numero di repertorio che lo identificherà in modo univoco in tutte le attività commerciali compiute nei rapporti con il SSN....
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