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Il punto sui canali distributivi dei farmaci in italia
- Scritto da Mauro De Rosa
Premessa
L’occasione per una riflessione sul tema delle canalizzazioni distributive dei farmaci in Italia è stata offerta dalla ufficializzazione del programma di attività dell’Agenzia Italiana del farmaco (AIFA), approvato dal suo Consiglio di Amministrazione con delibera n. 33 lo scorso 28 luglio 2022.
La Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, richiesta di parere1, ha deciso di posporre la discussione di tale punto, presumibilmente in relazione alla caduta del governo Draghi ed in attesa del prossimo sulla base delle risultanze delle recenti elezioni.
Il Piano AIFA 2022 è articolato in otto Direttrici strategiche con obiettivi, indicatori e target nell’ambito di 3 Mission.
L’obiettivo sulla distribuzione dei farmaci
Il punto di cui ci occupiamo è relativo a “Distribuzione diretta e per conto (DD/DPC)”, la cui sintesi è riportata da un noto giornale specializzato di settore on line: “Le recenti evidenze mostrano che vi è una forte eterogeneità tra le diverse regioni nella scelta del canale di erogazione DD o DPC.
L’impronta ecologica dei servizi sanitari e delle terapie farmacologiche
- Scritto da Gianemilio Giuliani, Francesca Bano
Sintesi
La sostenibilità ambientale, non riguarda solo i consumi energetici e l’inquinamento prodotto dall’utilizzo dei combustibili fossili, ma anche le emissione di gas ad effetto serra (la “carbon footprint”) associata ad ogni attività umana. Questo riguarda anche gli ospedali, tutti i servizi sanitari e i consumi farmaceutici. Per questi ultimi, oltre all’impronta carbonica, occorre aggiungere anche il rischio associato all’inquinamento dell'ecosistema dovuto ai farmaci e loro metaboliti riversati nell'ambiente.
L’impronta carbonica
Quando si parla di sostenibilità ambientale, generalmente si pensa ai consumi energetici e all’inquinamento prodotti dai combustibili fossili utilizzati nella produzione industriali, per il riscaldamento domestico o per la mobilità. E’ certamente così, ma dobbiamo aggiungere molto altro.
La riforma dell’assistenza sanitaria territoriale tra luci, ombre e imperdonabili "dimenticanze"
- Scritto da Slow Pharmacy
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni. La sesta missione riguarda la salute (M6) e contiene tutti gli interventi a titolarità del Ministero della Salute suddivisi in due componenti (C). La prima (C1) prevede l’istituzione di “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, mentre la seconda (C2) è destinata alla “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario”, finanziate complessivamente con 18,5 miliardi. La missione 6 (C1) prevede, tra l’altro, la riorganizzazione della sanità territoriale con la creazione di strutture sanitarie comuni per tutte le regioni, ovvero le case della comunità e gli ospedali di comunità.
Il Ministero della Salute (MS), nel solco delle iniziative attivate con il PNRR, ha quindi proposto un documento “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” che implementa questi assunti del PNRR nei modelli organizzativi e negli standard di personale per l’assistenza sanitaria territoriale.
La prescrizione di farmaci antidepressivi tra appropriatezza e rischio di “medicalizzazione”
- Scritto da Alberto Michielon e Francesca Bano
Introduzione
Nei paesi industrializzati l’incidenza della spesa sanitaria complessiva sul prodotto interno lordo (PIL) è in continuo aumento a causa di diversi fattori tra cui l’allungamento dell’aspettativa di vita, l’incremento della prevalenza di malattie croniche e degenerative, ma anche l’arrivo sul mercato di nuove tecnologie biomediche tendenzialmente costose.
In questi anni, la situazione economica instabile e l’introduzione di vincoli finanziari hanno aumentato la pressione sul sistema sanitario; il problema dello stanziamento e della distribuzione delle risorse risulta pertanto essere un tema pressante che coinvolge anche etica e bioetica.
La sicurezza di Vitamine e Sali minerali di uso comune
- Scritto da Geraldine Moses AM, Consultant clinical pharmacist - Pubblicato su Australian Prescriber - Traduzione e adattamento a cura di F.Bano e G.Giuliani
Sintesi
Il consumo di integratori alimentari, in Italia è in costante crescita come valori e diffusione e anche nell’ultimo anno, nonostante la pandemia, non ha subito arresti. Il mercato italiano è primo in Europa con una quota del 27% (Germania 18% – Francia 8%) e ha un valore di circa 4,0 miliardi di euro, cresciuto del 3,6% rispetto al 2018. Tra questi le Vitamine e i minerali, rappresentano le quote più significative di questo mercato. Le farmacie (79%) e le parafarmacie (8%) insieme, distribuiscono la quasi totalità del valore di questo mercato
Analogamente ai farmaci, anche questi prodotti possono causare potenziali reazioni avverse e interazioni con i farmaci assunti in concomitanza.
Di seguito riportiamo questo articolo sui potenziali danni di vitamine e sali minerali, recentemente pubblicato su Australian Prescriber, tradotto e adattato alla realtà italiana.
Gli elementi della Governance Farmaceutica: i risultati della survey
- Scritto da M. De Rosa, D. Maratea, G. Giuliani
Premessa
La governance farmaceutica si inquadra nel sistema di monitoraggio e controllo più generale della spesa sanitaria. Gli elementi che la compongono sono differenziabili didascalicamente tra quelli a maggior impatto economico rispetto a quelli a maggior valenza sanitaria.
La spesa farmaceutica tende ad essere in continua crescita sulla base di una estensione progressiva dei consumi derivante dall’incremento delle prescrizioni e dell’introduzione sul mercato di nuove tecnologie che hanno un costo mediamente superiore a quelle pre-esistenti.
Da qui nasce l’esigenza di attivare strumenti che siano in grado di razionalizzare i consumi e di contenere la spesa farmaceutica all’interno di limiti prefissati nell’ambito delle dotazioni di bilancio statali e regionali.
Covid: tamponi in parafarmacia e necessità di garantire l’efficienza del sistema, tra autonomia regionale e ricorsi al TAR
- Scritto da Cataldo Procacci e Mauro De Rosa
Sintesi
Le parafarmacie rappresentano un potenziamento essenziale per la prosecuzione degli screening di massa necessari a gestire la pandemia e l'attuale andamento dei contagi, per questo è importante la loro inclusione nelle reti regionali SARS-CoV-2, così come deliberato dal Consiglio dei Ministri per altre categorie già autorizzate. La Presidenza della Federazione degli Ordini dovrebbe intervenire per evitare queste situazioni che creano differenze insostenibili tra farmacisti tutti iscritti allo stesso Ordine con pari dignità professionale.
Primo fatto
Recentemente ha destato clamore mediatico la scelta della Regione Marche di sospendere la iniziale
Covid-19 e varianti: la fase attuale della pandemia
- Scritto da Gianemilio Giuliani
Sintesi
Il diffondersi della variante Omicron del covid-19, ha iniziato da alcune settimane a destare preoccupazione per la crescita esponenziale, che ha portato questa variante a diffondersi con una prevalenza crescente, che in Italia (dato di fine dicembre) è pari ormai ormai al 40% dei contagi.
Per la maggioranza dei vaccinati gli effetti del contagio, consistono generalmente nello sviluppo di una sintomatologia simil influenzale, mentre per i non vaccinati, oltre a mettere in pericolo la loro vita, rischiano anche di saturare la disponibilità dei posti di ricovero nei reparti covid e nelle terapie intensive delle strutture sanitarie, fino al collasso.