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Le infezioni batteriche acute della cute e della struttura cutanea: antibiotici maggiormente utilizzati a confronto
- Scritto da Dario Maratea *
Premessa
Le infezioni batteriche della cute, e nel particolare le infezioni batteriche acute della cute e della struttura cutanea (acute bacterial skin and skin structure infections, ABSSSIs) rappresentano alcune tra le più frequenti infezioni batteriche trattate in ambito ospedaliero. La maggior parte di queste infezioni, e sicuramente quelle più gravi, sono causate da batteri gram-positivi; meno frequenti sono causa di tali
Coronavirus: a che punto siamo con i vaccini?
- Scritto da G.Giuliani
L’epidemia SARS-Cov-2 si è ormai diffusa in tutto il mondo e sta interessando oltre 20 milioni di persone che risultano positivi al virus, con, ad oggi, circa 800 mila persone decedute. I mezzi di prevenzione (distanziamento, mascherina, lavaggio delle mani) sono certamente utili per limitarne la diffusione, ma sono condizionati dal senso di (ir)responsabilità delle persone e dal livello culturale e socio-economico delle popolazioni interessate. I risultati del trattamento terapeutico e farmacologico dei malati sono ancora estremamente variabili e critici e non accessibili per tutti i pazienti nel mondo. L'unica via d’uscita sembrerebbe essere lo sviluppo rapido di un vaccino per contrastare la diffusione della malattia e ridurne la letalità.
Cos’è il virus SARS-CoV-2?
Questo virus fa parte dell’ampia famiglia dei coronavirus che provocano malattie che vanno dal comune raffreddore invernale a malattie molto più gravi come la Sindrome Respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS). Questi tipi di virus si chiamano coronavirus
Accesso equo e giusto ai trattamenti e ai vaccini per il covid-19: una “bussola etica” internazionale
- Scritto da Luisa Borgia [1]
Secondo l'OMS, il 30% della popolazione mondiale, per lo più nei Paesi a basso e medio reddito, non ha accesso ai medicinali essenziali[2]. Questo accesso è limitato non solo dalla scarsa disponibilità e convenienza, ma anche dalla carenza di medici e dalla mancanza di ricerca e sviluppo per i farmaci, o da problemi con la gestione della catena di approvvigionamento[3]. Tali Paesi devono affrontare ulteriori sfide logistiche relative alla produzione, allo stoccaggio e alla consegna di medicinali, che possono contribuire ulteriormente alla mancanza di accesso a farmaci e vaccini.
La Pandemia di COVID-19 ha colpito in modo sproporzionato i Paesi svantaggiati, aggravandone la situazione[4] e ha avuto un impatto devastante sui gruppi vulnerabili, come i residenti di case di cura e gli anziani, evidenziando il divario nell'assistenza sociale, nonché ritardi nella fornitura di attrezzature protettive adeguate e un trattamento tempestivo[5].
Farmaci “jolly” per la cura dei tumori
- Scritto da Dario Maratea e Mauro De Rosa
Introduzione
La ricerca di nuove terapie per la cura del cancro si è evoluta negli ultimi anni: siamo passati dalle prime terapie a base di antiblastici molto potenti e dense di effetti collaterali ma in quel periodo unici sul mercato alle ultime terapie di precisione, le cosiddette targeted therapies che miravano ad un preciso meccanismo e distretto. Vi sono da un tempo relativamente breve però ulteriori elementi di novità concettuale, scientifico e commerciale; si tratta di un nuovo modo di curare le neoplasie e lcuni prodotti si stanno affacciando sul mercato: non in base all’organo dove hanno origine, ma sulla base della localizzazione di una mutazione comune.
La novità dei “jolly”
Questi farmaci possono colpire diverse tipologie di tumore e per questo sono definiti farmaci “jolly”, oppure “agnostici”, perché non conoscono l’organo dove il tumore ha avuto origine. Come spesso capita nei processi autorizzativi da parte di Agenzie regolatorie centrali, la FDA americana ha anticipato i tempi rispetto all’EMA europea.
I nuovi anticorpi monoclonali per la profilassi dell'emicrania
- Scritto da Dario Maratea e Mauro De Rosa
Premessa
La pubblicazione di questo contributo all’interno del sito di Slow Pharmacy si propone di far conoscere ai lettori non addetti ai lavori come si predispongono le analisi di letteratura finalizzate alla conoscenza di nuovi prodotti che si affacciano sul mercato e che si propongono di venire riconosciuti come utili alternative ai prodotti usualmente impiegati e ad oggi standard of care puntando sulla innovatività o sulla eventuale superiorità.
Entrambi questi obiettivi devono essere dimostrati e conseguentemente valutati sia dalle Autorità regolatorie che dalle Commissioni di valutazione terapeutiche regionali e locali: le prime perché sono responsabili della rimborsabilità e del prezzo ex factory e delle altre condizioni negoziali previste, le seconde perché sono responsabili della spesa farmaceutica che l’introduzione di nuove tecnologie determinano.
La scelta di tre prodotti per una patologia di un certo interesse fortunatamente limitato nella
Nuovo coronavirus e test sierologici: luci ed ombre
- Scritto da Dario Maratea
Premessa
C’è grande attesa per il ritorno alla normalità della tanto sperata “fase 2” e sempre maggiori sforzi ed energie si stanno mettendo in campo per fronteggiare questa crisi. Un ulteriore aiuto in tal senso sarà dato dai test sierologici, tanto discussi e per i quali il commissario straordinario Arcuri ha firmato - in data 17 aprile 2020 – l’indizione di gara a procedura semplificata.1 In pratica saranno disponibili 150.000 test, in prima battuta, per un’indagine epidemiologica sulla diffusione del nuovo coronavirus nella popolazione italiana. La questione che in molti si pongono è in che misura questi test potranno essere utili per la pianificazione delle fasi successive per il ritorno alla normalità.
Cosa sono e a cosa servono
Si tratta di test rapidi su campione di sangue e si attuano sul siero, che è la parte nella quale si ritrovano gli anticorpi che, mediante questi test, si vanno a ricercare.
- Il test immuno-cromatografico
Un primo test disponibile è quello immuno-cromatografico, o di tipo qualitativo. Dal punto di vista pratico, si lascia cadere una goccia di sangue del
Non di solo vaccino: le strategie terapeutiche precoci contro il Covid-19
- Scritto da Massimo Di Muzio
Articolo pubblicato su INFOSEC news
Ho già trattato per Infosec.news della Clorochina per la Malattia di Corona Virus 19 (COVID 19) in tempi “non ancora sospetti”, con una riflessione farmacologica e gestionale (l’attivazione dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze per la produzione del farmaco su larga scala) (vedi “Coronavirus, se la clorochina resta “orfana” del 19 febbraio).
La sanità a livello mondiale sta cercando di affrontare la sfida dell’epidemia di sindrome respiratoria grave dovuta a questa patologia. Mi propongo pertanto di cercare di fare chiarezza su due farmaci attualmente in uso per il COVID-19: l’eparina a basso peso molecolare (es.: enoxaparina) e la colchicina. Quest’ultimo farmaco è stato approvato dall’AIFA, la sperimentazione clinica e potrebbe riservare nuovi utilizzi che cercherò di approfondire.
La malattia di Corona Virus si sviluppa in quattro fasi e definite in base alla gravità clinica: lieve, moderata, severa e critica. Il China CDC ha sviluppato uno studio epidemiologico su 44.672 casi confermati, di cui l’80,9% erano affetti da polmonite lieve/comune, il 13,8% erano casi gravi, il 4,7% erano casi critici. Il relativo tasso di mortalità per i pazienti critici era del 49% in pazienti che presentavano comorbidità (malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche, ipertensione, tumori) e con tassi di mortalità più elevati (10,5%, 7,3%, 6,5%, 6,0%, 5,6% rispettivamente) rispetto a quelli senza comorbidità (0,9%).
Coronavirus e app per il tracciamento dei contatti: quali criticità?
- Scritto da Gianemilio Giuliani
L’Italia ha scelto l’app per il “contact tracing”: si tratta di “Immuni”, una applicazione informatica messa a punto dalla Bending Spoon in collaborazione con il Centro Medico Santagostino. La scelta è stata effettuata, selezionando tra le molte e diverse proposte, candidate per il tracking delle persone.
Il commissario Arcuri ha firmato l’Ordinanza per stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons S.p.a. Con la app si potranno tracciare i contatti via bluetooth e vi sarà un diario clinico nel quale ogni utente inserirà le informazioni di salute1.
I requisiti di base
L’app segue i criteri delineati dal Consorzio PEPP-PT (Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing), su cui stanno convergendo molti paesi europei e pubblicate dalla Commissione Europea, come linee guida. Oltre ai requisiti di volontarietà e di interoperabilità tra Stati, anche la tecnologia utilizzata per il tracciamento deve rispondere a criteri di sicurezza e di rispetto della privacy.